A distanza di otto anni dall’introduzione dell’IMU, qualsiasi intervento sulla disciplina dell’imposizione locale sugli immobili dovrebbe avere caratteri di incisività, da un lato, dal punto di vista della riduzione del carico di tassazione; dall’altro, sul piano dell’eliminazione di palesi iniquità che caratterizzano l’attuale normativa. 
Non è quello che avviene con l’articolo 95 del disegno di legge di bilancio, intitolato “Unificazione Imu-Tasi”, i cui contenuti sono ben sintetizzati in questa frase del dossier 181 del Servizio Studi del Senato: «Viene prevista una sola forma di prelievo patrimoniale immobiliare che ricalca, in gran parte, la disciplina Imu e, dunque, riprende l’assetto anteriore alla legge di stabilità 2014». La benedizione dell’Imu-Monti, insomma.
Nel corso della sua audizione in Parlamento Confedilizia ha formulato alcune precise osservazioni sul testo del Governo (video e documento sono disponibili sul questo sito).
Audizione di Confedilizia sulla legge di bilancio 2020


Documento illustrativo di Confedilizia

CONFEDILIZIA PLAUDE ALLA CONFERMA E STABILIZZAZIONE DELLA CEDOLARE SECCA AL 10% PER GLI AFFITTI ABITATIVI CALMIERATI

La bozza della legge di bilancio non contiene, però, il rinnovo della cedolare secca per i negozi, e prevede un accorpamento peggiorativo di Imu-Tasi

L’accordo dei giorni scorsi, in sede di vertice di Governo sulla manovra, che ha scongiurato il paventato aumento dal 10 per cento al 12,5 per cento per la cedolare secca per gli affitti abitativi calmierati rappresenta un segnale, fortemente richiesto dalla Confedilizia a tutti i livelli, nella direzione di una maggiore attenzione verso il settore immobiliare, che soprattutto a partire dalla manovra Monti del 2011 vive una situazione di profonda crisi.
Pertanto, nelle intenzioni del Governo, la cedolare secca al 10 cento non solo non subirà alcun aumento, quanto sarà stabilizzata e resa – finalmente - definitiva, come del resto pure sempre richiesto la medesima Confedilizia.
Si tratta, come più volte evidenziato, di una misura decisa del Governo a guida PD (premier Renzi) nel 2014, confermata poi dal Governo sempre a guida PD (premier Gentiloni), nel 2017.

CONFEDILIZIA DICE NO ALL’AUMENTO DELLA CEDOLARE SECCA PER GLI AFFITTI ABITATIVI CALMIERATI, CHE SONO UNA MISURA SOCIALE, CHE GARANTISCE ESTESI STRATI DELLA POPOLAZIONE
La cedolare funziona, ha abbattuto l’evasione fiscale: perché cambiarla?
La decisione del Governo di aumento per la cedolare secca per gli affitti abitativi calmierati, che passerebbe dall’attuale 10 per cento al 12,5 per cento dal 1° gennaio 2019, ovverosia pari al 25%, non incontra il favore né dei proprietari né degli inquilini ed è pure contrastata da molti esponenti delle forze politiche e dai sindacati.
Confedilizia Catanzaro, nel manifestare la sua contrarietà all’iniziativa governativa, si è pure fatta promotrice di una mobilitazione su Facebook per scongiurare siffatto aumento, con una pagina che esprime con chiarezza l'obiettivo: "NO all'aumento per la cedolare secca per gli affitti abitativi calmierati". L'indirizzo della pagina è il seguente: www.facebook.com/noaumentocedolaresecca.

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CONFEDILIZIA: GRAZIE ALLA CEDOLARE SECCA DIMEZZATA L’EVASIONE NEGLI AFFITTI: - 50,45% dal 2012 al 2017
Di rilievo anche i dati sui contratti concordati di locazione
 
Per effetto dell’introduzione della cedolare secca, l’evasione tributaria negli affitti si è ridotta – dal 2012 al 2017 – del 50,45 per cento. Il dato è certificato dal “Rapporto sui risultati conseguiti in materia di misure di contrasto all’evasione fiscale e contributiva” allegato alla nota di aggiornamento del Def, che calcola il tax gap nei diversi tributi.
«Si tratta – ha dichiarato il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa – di una nuova conferma dell’efficacia di un regime di tassazione che si contraddistingue per equità e semplicità. Ora auspichiamo che Parlamento e Governo intervengano per estendere e rendere strutturale una misura che ha dimostrato di funzionare sotto ogni punto di vista».

INCONTRO ALLA BCC DI MONTEPAONE TRA I VERTICI DELLA BANCA E I PRESIDENTI NAZIONALI DI CONFEDILIZIA E DELLA FIAIP

Un importante incontro è stato quello che si è svolto presso la sede della Banca di Credito Cooperativo di Montepaone tra il presidente, Giovanni Caridi, il direttore generale, Antonio Dodaro, e il responsabile delle filiali di Montepaone e Soverato, Paolo Alberto Mazzotta, con il presidente nazionale della Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, il presidente regionale Calabria della stessa associazione, Sandro Scoppa, e il presidente della Fiaip – Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, Gian Battista Baccarini.