A sua volta, Sandro Scoppa, presidente di Confedilizia Calabria, ha evidenziato come: «Ai dati relativi alla riduzione dell’evasione tributaria sugli affitti possono essere aggiunti quelli sui positivi risultati ottenuti dall’intero settore delle locazioni abitative.
A Catanzaro e provincia, ad esempio, l’opzione fiscale per la cedolare secca ha prodotto risultati interessanti in termini di incremento delle locazioni ad uso abitativo, per le quali emerge altresì come vi sia prevalenza nella scelta, da parte di proprietari e di inquilini dei contratti concordati, ovverosia delle tipologie che possono essere  perfezionati nell’ambito degli Accordi Territoriali per la Città capoluogo e per tutti i comuni della provincia di Catanzaro, in luogo della diversa tipologia dei contratti liberi.
Dai dati dell’Agenzia delle Entrate emerge che nella Direzione Provinciale di Catanzaro sono stati registrati nel 2018 n. 1022 contratti di locazione a canone concordato, di cui 990 con adesione a cedolare secca (10%) presente, mentre nel 2019, sino al 15 settembre, il numero dei contratti registrati è pari a 586, di cui 573 con cedolare secca presente».
Com’è noto, i contratti concordati di locazione possono essere perfezionati per esigente abitative ordinarie (3+2, ovverosia cioè durata triennale con possibilità di rinnovo per altri due anni), per esigenze transitorie (sino a 18 mesi) e per le esigenze degli studenti universitari (con durata da sei mesi a tre anni).
Ai fini fiscali, per detti contratti, è invece prevista la possibilità di optare per il regime fiscale della “cedolare secca” (al 10%), la quale sostituisce l’Irpef e le relative addizionali comunali e regionali da pagare sui canoni di locazione, insieme all’imposta di bollo e a quella di registro.
L’ulteriore beneficio è dato da uno sconto del 25% su Imu e Tasi, il quale  comporta che i proprietari dovranno versare solo il 75% dell'imposta, a prescindere dell'aliquota decisa dal Comune.
Molto importante è sottolineare che  l’assistenza alla stipula delle OO.SS. della proprietà, come Confedilizia, che è l’organizzazione storica e rappresentativa della proprietà immobiliare, e dell’inquilinato, oppure l’attestazione di rispondenza giuridica ed economica rilasciata dalle stesse associazioni costituisca una condizione indispensabile per il riconoscimento delle indicate agevolazioni tributarie.